

You are the first Italian Bikini Pro. What’s your opinion on the success of this discipline? What should Italian athletes do to look like the USA Bikini athletes?
Hard question. To date, Amateur Bikini Fitness and NPC/IFBB Pro Division Bikini aren’t very much related. It happens the same thing in European Bodyfitness and USA Figure. Rules and assessments are different – even though related – due to different cultures and different body types. Bikini Fitness has been skyrocketing in Italy and in Europe. It is big in the USA too – but that’s not something new and rules have been already settled down. On the contrary, Italy and Europe are still fine-tuning their own rules. My recommendation to our readers is, focus on your ultimate body, have fun, love yourself and try not to discuss scorecards. I know it is not easy, but it is still your best bet to live your greatest experience from your competitions.
My diet didn’t changed a lot. On the contrary, my training is a high-volume program, without focusing on power techniques, since my goal isn’t muscle size but a firm body, an athletic look and nice proportions.
Cristiana, Rossella and I – together with our husbands – have been promoting Bikini&Bodyfitness Camps, that eventually relate also to the other women’s classes like Physique, Fitnes and Female Bodybuilding.. Our aim is to improve stage presentation and the quality of our shows. Both beginners and veterans – or simply women interested in improving themselves – are taught how to pose, walk on the stage, choose the more flattering and elegant make-up/hair-do/posing suit, and so on. We share our experiences and give them our insights for the sake of a better sport. Nobody has ever taught those subjects in a professional and organized manner. We are also sanctioned by the IFBB. Girls are excited. Some of the beginners decided to compete after the Camp and they did very well.

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TRADUZIONE IN ITALIANO
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Ciao Agnese, prima di tutto ti voglio ringraziare a nome di tutti i lettori di CULTURISMO ITALIANO, per averci concesso queste intervista e congratularmi per il tuo passaggio al professionismo!
Grazie mille, e’ un piacere anche per me essere qui con voi a parlare un po’ della nostra passione comune.
Facci una breve presentazione di te, per quei pochi che ancora non ti conoscono…
Certamente, io sono Agnese Russo, in quanto atleta gareggio dal 2003, nella vita lavoro come dietista e come artigiano, e sono la titolare della linea di costumi Angelsuits in vendita sul sito www.angelsuits.com; nella prima parte della mia vita sono stato un ingegnere 4 occhi e facevo conticini e sviluppavo programmi davanti a un PC 🙂
Come ti sei avvicinata a questo sport e da quanti anni lo pratichi?
Mi sono avvicinata a questo sport durante i miei studi come ingegnere credo nel 1995 (uuu come mi sento vecchia) sia perché avevo bisogno di un po’ di svago sia perché volevo tenere il mio corpo in forma, avendo comunque sempre praticato sport nella mia vita; al mondo delle gare mi sono affacciata quasi per caso molti anni dopo.
Ti abbiamo visto passare dalla categoria BodyFitness a quella Bikini,come mai questa scelta?
Come già detto diverse volte non sono cambiata tanto io, piuttosto sono cambiati i parametri della categoria bodyfitness, diventando sempre più estremi, per un po’ li ho inseguiti alla ricerca di un bel piazzamento in campo internazionale, poi mi sono resa conto che proprio non mi rispecchiavano più e avevo deciso di abbandonare le competizioni e tenermi in forma per me stessa, che fondamentalmente e’ la cosa a cui tengo di più, poi l’introduzione delle categorie Bikini negli Stati Uniti, più vicine al mio ideale di fisico, mi hanno rimesso in mente il tarlo di ritornare a gareggiare ed e’ cominciato il mio bel percorso in questa categoria, terminato con la vittoria del tesserino PRO.
Sappiamo che fai parte del team Bombshell, parlacene un po’, ti và?
Il Team Bombshell e’ il più grosso Team femminile americano, di cui fa parte Nicole Nagrani, Nathalia Melo e tante altre atlete bikini e figure che sono ai vertici nel campo professionistico, quindi per me ovviamente e’ un orgoglio essere anche un pezzettino minuscolo di questo grosso team.
Visto che sei la rappresentante Italiana più accreditata della categoria Bikini, che ne pensi di questo boom di adesioni e come dovrebbero muoversi le ragazze per raggiungere lo standard made in USA?
Questo e’ un discorso rognoso , e ti spiego perché: almeno per il momento, le categorie bikini amatoriali e quelle americane sono disgiunte (come d’altronde lo sono le Bodyfitness amatoriali dalle Figure americane), la IFBB europea amatoriale e quella USA hanno due conduzioni diverse e per quanto la amatoriale si ispiri a quella americana comunque ha regolamenti e statuti propri,
dovuti anche alla differenza di cultura e di “materiale umano” a disposizione. Le categorie bikini sono in forte ascesa al momento in Italia e Europa (in USA anche, ma già da un bel po’ e i parametri sono abbastanza assestati) e i parametri stanno andando definendosi pian piano. Alle ragazze che leggono dico una sola cosa: preparatevi al meglio di voi stesse, divertitevi, piacetevi e poi cercate di prendere ogni giudizio con serenità, non e’ facile, ma e’ la via migliore per avere il meglio dalle competizioni.
Cosa pensi, e come debba essere cambiato, se deve esserlo, il culturismo in Italia per renderlo più “moderno”?
Ricercare l’equilibrio e la bellezza piuttosto che la preparazione estrema, e premiare in qualche modo la capacità di presentazione e il carisma dell’atleta, questo i nostri colleghi USA lo fanno un po’ più o un po’ meglio di noi.
Cosa cambia nello specifico nell’allenamento e nella dieta di questa categoria rispetto alle Figure o body fitness?
Per me personalmente il regime alimentare non e’ cambiato molto, l’allenamento adesso punta più sui volumi di lavoro che non su tecniche di potenza, perché l’obiettivo non e’ tanto ipertrofizzare i vari distretti muscolari quanto avere un aspetto in generale tonico, allenato e bilanciato.
Come vedi il futuro di questa categoria in Italia?
In forte ascesa e con qualche problema di assestamento sui giudizi per i primi anni.
Parlaci del tuo passaggio PRO e di come hai vissuto questo importante traguardo sportivo?
Per me era la giusta quadratura del cerchio, il giusto punto d’arrivo del mio percorso atletico e uno stimolante nuovo inizio. Sono contenta perché è una cosa che ho voluto con tutte le mie forze, non mi sono abbattuta di fronte alle tante difficoltà e alle cose non andate bene, e alla fine e’ arrivato. Da quando ho visto dal vivo la mia prima gara professionistica, l’Arnold Classic 2011, sono rimasta affascinata dalla professionalità, eleganza e dignità con cui erano trattati gli atleti e condotta la gara e ho desiderato, almeno una volta nella mia vita, stare tra loro.
Sappiamo che sei promotrice insieme a Rossella Pruneti e Cristiana Casoni di seminari in giro per l’Italia,che riscontro avete avuto?
Si, proprio nell’ottica di cercare di valorizzare la nostra disciplina rendendo la presentazione di gara più elegante e di alto livello possibile, io Rossella e Cristiana, con anche la collaborazione dei nostri mariti, organizziamo periodicamente dei Camp dedicati al mondo del bodybuilding al femminile, in cui insegniamo alle atlete a muoversi con eleganza sul palco, ad avere un look giusto, gradevole e “scenografico” ma senza essere eccessivo e volgare, e tanto altro ancora; insomma mettiamo a disposizione la nostra esperienza per vedere sul palco il bodybuilding che piace a noi, e nello stesso tempo diamo alle atlete una opportunità unica insegnando cose che finora non ha mai curato nessuno in maniera strutturata e professionale. I riscontri sono ottimi e anche molte ragazze che hanno partecipato ai Camp più per curiosità che per velleità agonistiche alla fine hanno preso il coraggio di salire sul palco e si sono già portate a casa qualche bel risultato.
Parlaci un pò, e illustraci gli obbiettivi, della tua nota attività e della tua linea di costumi ANGELSUITS?
Potrei quasi ripetere quello che ho detto sopra, quando tanti anni fa ho cominciato a creare costumi per altri atleti oltre a me stessa, la maggior parti degli atleti andavano in gara con costumi da mare o improvvisati, non studiati per il nostro specifico settore: Angelsuits in questo campo negli anni ha dato una vera svolta in Italia che credo che sia sotto gli occhi di tutti. Ne sono orgogliosa, continuo ancora a guardare tutte le foto di gara e cercare i miei costumi, vedere se sono indossati bene, se qualcosa non va, mi ricordo i nomi delle persone che secondo me hanno sbagliato costume o taglia e quando me li riordinano cerco di indirizzarli meglio….questa e’ passione, e’ una cosa che mi viene da dentro…ci sono momenti come questi mesi (aprile,maggio,giugno) in cui il carico di lavoro per me diventa quasi insostenibile, molte volte gli atleti purtroppo sono sbadati, ordinano a pochi giorni dalla gara e mi fanno fare i salti mortali per accontentarli (e scusami approfitto di questa intervista per fare un accorato appello a ricordarsi con dovuto anticipo che sul palco non si monta nudi, ma corredati del proprio santo costumino ),io mi carico di stress perché essendo atleta anche io non avrei mai il cuore di lasciare un atleta in difficoltà…e qualche volta mi dico “ma chi me lo fa fare”, però alla fine di tutto questo, la mail di ringraziamento, la foto dell’atleta sorridente con il mio costume e con la coppa in mano o la medaglia al petto mi riempiono di orgoglio e mi aiutano a sostenere gli aspetti meno piacevoli di questo lavoro. Anche Angelsuits ha il suo ruolo nel rendere migliore questa disciplina.
E’ da poco finita la fiera del fitness di Rimini alla quale eri presente con la tua linea di costumi ANGELSUITS, che input hai ricevuto ? Pensi ci sia un rinato interesse per la disciplina del ferro oppure siamo in crisi come gli anni scorsi e in questo caso cosa suggeriresti per far si che la gente si appassioni….in particolar modo le donne?
Il termometro del mio lavoro mi dice che come sappiamo tutti bene la gente ha pochi soldini da spendere in questo momento, quindi cerca per quanto possibile di risparmiare, nel campo femminile mi dice che c’e’ un gran successo delle categorie bikini e simili, mentre le categorie di livello muscolare un po’ superiore (body fitness, fitness, shape) sono in netto calo di numero e di livello rispetto allo scorso anno (che al contrario e’ stato ottimo per queste categorie, e tiepido per le categorie bikini che erano ancora agli esordi). Per quanto riguarda il discorso di rendere il nostro sport più popolare io personalmente non me ne preoccupo, parto dal presupposto che se una cosa e’ fatta bene, ha dentro passione, cura, bellezza, eleganza, non deve richiedere il consenso di nessuno…arriva da se’.
Sogni nel cassetto?
Tanti, guai non avere sogni. 🙂
Hai gare in programma al momento?
Appena preso il tesserino PRO lo scorso Dicembre speravo sinceramente in questo periodo di poter fare già la mia prima gara professionistica, ma si e’ rivelato un anno più difficile del previsto, per impegni economici e lavorativi, e quindi il mio entusiasmo ha subito una battuta d’arresto di fronte a difficoltà oggettive, ed essendo poi alla fine le gare soltanto un dispendioso hobby devono per forza di cose aspettare i tempi giusti. Spero di poter essere pronta in Ottobre.
C’è un messaggio che vorresti rivolgere a tutte le donne che si avvicinano a questa disciplina, che si allenano o per la prima volta vorrebbero magari calcare un palco?
Questa disciplina è un mondo meraviglioso e appassionante ma allo stesso tempo effimero, quindi se avete voglia di mettervi alla prova su un palco fatelo, sarà un esperienza bellissima, ma sappiate dargli sempre un giusto peso, e alla fine di ogni stagione di gare, per quanto faticosa e piena di difficoltà, dovrete sentire di essere più belle e di avere più cura e consapevolezza del vostro corpo, se non e’ così state sbagliando qualcosa, allora cercate di capire cosa e correggerlo.
Vorremmo ringraziare Agnese Russo per questo intervista e il tempo trascorso con noi!
1 commento su “Intervista ad Agnese Russo IFBB PRO”
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